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La Raffineria
Un paese in Lomellina: la storia, le tradizioni, il lavoro, la gente...

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I SANNAZZARESI E L'EMIGRAZIONE

Famiglie sannazzaresi nel mondo

I Bianchi in Libia.

La fabbrica di birra dei
                Bianchi in Libia.Spirito d'avventura, conquista, amore per la Patria, necessità di intraprendere nuove attività, ricerca di gloria: uno di questi sentimenti spinse sicuramente, attorno agli anni trenta, molti Italiani ad abbandonare le proprie case per cercare fortuna in terra d'Africa. Anche una famiglia sannazzarese, i Bianchi Carnevale verso la fine degli anni trenta, tentò la fortuna in Libia, che a quel tempo veniva chiamata la "quarta sponda". I Bianchi Carnevale, che erano già noti in Lomellina per la birra da loro prodotta, furono invitati da un ingegnere tedesco (Schubert) a costruire a Tripoli la prima fabbrica di birra del Nord Africa. Partirono prima Francesco, il figlio maggiore (1938), poi Tonino (1939) e quindi Stefano. Questa fu la prima "testa di ponte", cui seguì la sorella Giuseppina, andata sposa nel 1940 al figlio dell'ingegnere tedesco. Ella rimase in Libia, salvo una breve parentesi negli anni più cruenti della guerra, fino al 1980. L'opera dei Bianchi Carnevale in Libia portò alla costruzione, oltre che della fabbrica di birra Oea (antico nome di Tripoli), anche delle Ghiacciaie Libiche e delle Cantine del Vino, in cui veniva prodotto uno spumante che nulla aveva da invidiare ai migliori Champagnes francesi. Purtroppo l'avvento di Gheddafì portò alla cacciata degli Italiani, e quindi al rientro in Patria anche della famiglia Bianchi Carnevale. Il loro lavoro non è però andato dimenticato, perché ancora oggi, nel centro di Tripoli, troneggia l'emblema della birra Oea, a ricordo dell'imprenditorialità italiana.


Piercarlo de Ghislanzoni Cardoli

(Da "Sannazzaresi nel mondo", L'Eco di Sannazzaro, dicembre 1996)

Gli Arpiani in America

Gli Zucca in Francia

Gli Astaldi nel mondo


I Sannazzaresi e l'emigrazione: ragioni di un fenomeno sociale che interessò il paese e tutta la Lomellina tra fine '800 e primi decenni del '900 (Da "Una terra una popolazione - Sannazzaro de' Burgondi attraverso il suo giornale - 1890/1926" di Alessandro Savini, 1987).

Oriundi Sannazzaresi: dopo aver visitato il sito, alcuni navigatori, figli o nipoti o parenti di ex-Sannazzaresi, si sono messi in contatto con il curatore di queste pagine allacciando, in qualche caso, un amichevole, interessante rapporto epistolare, con reciproco scambio di notizie tramite e-mail.

 


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