Attività sociali
La Banda IRIS
Anno 1906: si costituisce in
Sannazzaro un circolo accademico - musicale che prende il
nome di "Società Iris" e che si propone di istituire una
banda musicale. Numerose furono le iniziative in quello
stesso anno al fine di raccogliere la somma sufficiente
all'acquisto degli strumenti musicali. Le serate si
svolgevano al Teatro Bianconi, allora situato nell'attuale
Piazza Palestro. Così su "L'Eco della Lomellina" - gennaio
1906:
"La Società Iris si è fatta promotrice di un'impresa che niuno può disconoscere lodevolissima per il decoro che rifletterebbe al paese, ma che tuttavia è circondata di gravi difficoltà nella riuscita: l'istituzione di una banda musicale. La coraggiosa gioventù si propone di poter raccogliere i mezzi sufficienti dal provento di una serie di accademie drammatico - musicali, confidando seriamente sull'appoggio della cittadinanza che, divertendosi, potrebbe spingere il magnifico progetto alla sua attuazione".
Dopo una prima serie di rappresentazioni, alle quali partecipò con grande successo, fra gli altri, il violinista Ermenegildo Zecca, il Circolo Iris è finalmente in grado di acquistare presso la Ditta Rampone di Milano, 25 strumenti musicali, il cui valore complessivo era di £ 1000. Settembre 1906. In occasione della Sagra, il circolo musicale Iris promuove due insolite iniziative: una lotteria e un ballo presso la sede della Società Operaia. Ultima domenica del 1906: la Banda esordisce con il suo primo pezzo, composto appositamente dal Maestro Ermenegildo Zecca: la "Marcia Iris". Nell'anno successivo, il primo concerto in piazza. Anno 1910: la prima trasferta: a Gropello Cairoli. Il 1913 era ricordato dai vecchi sannazzaresi come "l'anno del Carnevalone". La Banda Iris ricevette il primo premio per il miglior carro mascherato. 1914: momenti di crisi:
"PER LA CONSERVAZIONE DI UNA BUONA ISTITUZIONE
Senza preamboli ci riferiamo subito alla Banda Iris di cui la cittadinanza conosce i nobili sforzi sostenuti dai componenti per conseguire l'ardua meta ed ha fin qui giustamente apprezzati i servigi resi al paese nelle molteplici e varie occasioni con assoluto disinteresse. Ma il sopraggiungere di impegni, le esigenze professionali ed economiche che reclamano trasferimento di residenza ecc., hanno assottigliato un pochino le file dei musicanti minacciando - in mancanza di allievi - l'esistenza della bella, utile e decorosa istituzione. Di fronte a tale pericolo l'amministrazione del "Circolo Musicale Iris" vivamente preoccupata è venuta nella determinazione di lanciare un appello alle famiglie ove sono giovanotti dai 12 ai 17 anni invitandoli e stimolandoli a far parte dei Corpo musicale…".
Anno 1919: la Banda, che durante il periodo bellico aveva cessato la sua attività , riprende vita.
"LA BANDA "IRIS" IN RICOSTRUZIONE.
Apprendiamo con immenso piacere che quella Banda 'Iris' la quale fu decoro e lustro del nostro paese, sfasciata dalla guerra che, poco per volta, ne ha carpiti elementi, è in corso di ricostruzione…".
Anno 1923. In occasione dell'inaugurazione del Monumento ai Caduti, la Banda Iris eseguì l'inno "Gloria" scritto appositamente dal M° Ermenegildo Zecca e su parole di R. Magnani.
"LA CANTATA.
Il lavoro di due concittadini: il prof. R. Magnani per le parole e il sig. E. Zecca per la musica. Dal loro squisito senso artistico è uscito un Inno intitolato "Gloria" già diffuso insieme al bozzetto del monumento colle migliaia di cartoline distribuite dal banco di beneficenza nei giorni della Sagra. Sarà cantato da una massa corale composta di elementi maschili e femminili, con accompagnamento della Banda Iris fra gli istrumenti della quale il musicista Zecca, seguendo l'ispirazione poetica del Magnani, ha introdotto le campane. E' assicurato un effettone!".
Nel 1926, la Banda Iris festeggia i suoi venti anni di vita, ma nello stesso tempo subisce l'impatto col regime fascista che culmina con lo scioglimento della banda. La questione si risolve con una ricostruzione sotto l'egida del Dopolavoro. Nei programmi compare per la prima volta "Giovinezza". Negli anni '30, il Corpo musicale sannazzarese si distinse in più occasioni in ambito provinciale, aggiudicandosi il secondo premio su cinque bande concorrenti nella categoria A al Concorso bandistico indetto dal Dopolavoro provinciale di Pavia e ben figurando al Raduno bandistico della Lomellina tenutosi a Garlasco nel 1938. Ma intanto, nel 1930, era maturata la fusione della Banda con la locale Società operaia:
"La fusione della banda musicale con la Società Operaia già avvenuta da tempo, inizia nel nostro paese lo svolgimento organico dell'attività dopolavoristica per l'eccellenza raggiunta dai nostri non numerosi suonatori sotto la valente ed appassionata direzione dei maestro Zecca... Si è arrivati alla determinazione di fondere la Banda musicale dei Dopolavoro con la Società Operaia, nel convincimento duplice di poter assicurare alla Banda un punto di appoggio vitale e di completare le finalità della Società Operaia, finora di semplice previdenza, con scopi di diletto e di istruzione musicale tra i soci e la popolazione tutta sannazzarese... ".
1945: a guerra finita, la Banda del Dopolavoro riprende il nome di Banda Iris.
1949, 31 luglio. Inatteso incontro e commosso omaggio al Maestro Cilea.
L'IRIS A VARAZZE.
"Giovedì mattina il Circolo Musicale Iris partiva per l'annuale gita sociale alla volta di Varazze. Nella ridente cittadina i gitanti appresero casualmente che vi soggiornava l'illustre maestro Francesco Cilea autore di opere famose quali: Tilda, Arlesiana, Adriana Lecouvreur. Il maestro Ermenegildo Zecca ed una rappresentanza del Circolo Iris si recavano all'abitazione del M. Cilea per una visita di omaggio. L'incontro con l'illustre vegliardo fu commoventissimo. Prima che i visitatori sannazzaresi si congedassero dagli illustri ospitanti, il M. Cilea stendeva su un foglio alcune note introduttive della celebre romanza Il lamento di Federico (Arlesiana) scrivendovi una cordialissima dedica in cui fra l'altro è detto: "A ricordo della graditissima visita. 28 luglio 1949". Il Maestro consegnava l'autografo a Ermenegildo Zecca.
27 Novembre 1955. TEATRO SOCIALE: CINQUANTENNIO DI FONDAZIONE.
"Domenica 27 novembre, successiva alla Festa di S. Cecilia - patrona dei Circolo Musicale 'Iris" - alle ore 15,30 nel Teatro Sociale si terrà il CONCERTO DEL CINQUANTENNIO diretto dal Maestro Ermenegildo Zecca. Nell' intervallo il Circolo Musicale "Iris" manifesterà pubblicamente il suo affetto e la sua gratitudine all'Illustre Maestro Fondatore e Direttore offrendogli un Dono - ricordo".
Il commosso ringraziamento del maestro Zecca dopo la celebrazione del 50°:
"La grandiosa manifestazione di affetto tributatami dalla intera cittadinanza che, seguendo l'esempio delle autorità civili, religiose e militari, volle intervenire in massa alla cerimonia del cinquantennio del Circolo Iris e dell'insegnamento di musica impartito da me a tanti giovani del popolo, mi obbliga a porgere a tutti un commosso e pubblico ringraziamento. Oso sperare che il nostro buon popolo continuerà a tenere in vita un'istituzione che fu per tanto tempo lustro e vanto cittadino. Io farò tutto il possibile per continuare (se le forze mi sosterranno) l'arduo cammino e sono sicuro che la gioventù non vorrà permettere che cinquant'anni di sacrifici e di lavoro vadano dispersi".
1957, 28 agosto: la morte del M° Zecca.
"Il Maestro Zecca non è più ! Quando lo scorso martedì il suono grave della campana maggiore diede l'annuncio di un trapasso e si seppe che era morto il maestro Zecca tutto il paese si commosse. Tutti conoscevano, tutti amavano, tutti ammiravano il Maestro e sentivano per lui un senso di gratitudine per aver egli speso buona parte delle sue energie e del suo talento come amatore e cultore dell'arte musicale. Ai funerali molta gente; ma chi dopo i suoi desolati famigliari più era vicino al suo Maestro era la sua banda, la cara Iris uscita dalle sue mani più di 50 anni fa. 'Dolor", "A Mio padre" "Addio per sempre" le tre marce funebri che la Banda ha eseguito esprimevano bene il disperato pianto e l'immenso dolore di un figlio che ha "perso il padre".
Dopo la morte del Maestro fondatore, il Circolo Musicale Iris continua la sua attività sotto la guida del Maestro Prof. Ermenegildo Lunghi. Nel 1991, anche il Prof. Lunghi viene a mancare e la gloriosa compagine musicale, priva di una stabile e autorevole direzione, indebolita dal mancato ricambio degli elementi, sembra, per qualche anno, andare incontro ad un periodo di serie difficoltà, al pari delle consorelle bande di un po' tutte le località vicine.
(In MP3, l'estratto da una registrazione dal vivo della Banda Iris diretta dal M° Lunghi)
I PRESIDENTI
Dalla fondazione ad oggi:
GIOVANNI PELLEGRINI (Al Bersaglié )
AGOSTINO BELLOMO (Gusto)
ANTONIO CARPANI
ERNESTO PEROTTI (Arnèst al Partigiàn)
LUIGI PROTTI (Bigiòn)
MICHELE DAMIANI (Crema)
GIOVANNI GIANOLA
SANTINO BELLOMO
VITTORIO STRADA
LE SEDI
Al momento della fondazione (1906) presso il palazzo Municipale in Via Vittorio Veneto. Dal 1910 sino all'alba della Grande Guerra in Via Incisa (Quartiere) nella trattoria del Bersagliere. Dal 1919 in Via Mazzini presso l'Albergo Ristorante Italia di Giovanni Campanini, sede di indimenticate serate musicali e da ballo. Dal 1922 ancora in via Mazzini, in un'ala del palazzo Bar Moderno, attuale sede della Biblioteca Civica. Dal 1925 sino al maggio del 1926 nell'abitazione del maestro Zecca in Via Marconi, vicino alla stazione ferroviaria. Dopo lo scioglimento e la ricostituzione nel 1926, la sede ritorna nel Palazzo Municipale in via Vittorio Veneto. Dopo la 2a Guerra Mondiale, nel 1945, presso la Rinascente in Via Incisa. Nel 1946 nella sede attuale, in un locale dei Palazzo Municipale di Piazza Palestro.
(Riduz. e adatt. dalla pubblicazione "Circolo IRIS - SETTANTACINQUE ANNI DI VITA", basata sulle seguenti fonti bibliografiche:
L'Eco della Lomellina, 1906 - '43 Archivio Tipografia Gervasini;
La Voce della Lomellina,
a cura del Comune di Sannazzaro de' Burgondi - Assessorato Pubblica Istruzione e Cultura).
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